Educatore Cinofilo Zona Loreto Milano, Educazione Cane, l’Educatore cinofilo zona Loreto Milano ci conferma che allenandoci a conoscere e riconoscere il modo in cui esteriormente il nostro cane esprime ciò che prova interiormente, possiamo iniziare a comprenderne le emozioni. Quando il livello di empatia è molto alto, noi stessi iniziamo non solo a riconoscere come sta vivendo il nostro cane una data situazione, ma proprio a vivere le sue emozioni: sentiremo ciò che sente l’altro. Una volta che abbiamo compreso quali siano le emozioni che il nostro cane sta provando, dobbiamo compiere un passo in più: fargli capire che abbiamo capito. Ignorare un cane che ha paura, mettendoci a fare dell’altro, è sbagliato, lo fa sentire incompreso e da solo di fronte alle sue difficoltà. Questo non significa essere accondiscendenti con la paura, sta infatti a noi mostrarci sicuri di fronte ad un problema, dicendo al cane che va tutto bene e facendolo sentire capito. Insomma “Empatia è sentirsi sentiti” e i cani sono campioni in questo: quante volte vi è capitato di sentirvi giù di morale e di aver notato un comportamento diverso da parte del vostro cane che, magari, si è avvicinato e si è sdraiato accanto a voi Grazie a questi quattro consigli abbiamo la possibilità di ‘coltivare’ l’empatia, riuscendo ad entrare maggiormente in contatto con il nostro cane, di fatto aiutando la relazione
Educatore cinofilo zona Loreto Milano
Altro suggerimento offertoci dall’Educatore cinofilo zona Loreto Milano è che per sviluppare l’empatia, possiamo iniziare a sviluppare la nostra capacità di riconoscere le emozioni che il cane sta provando. Ad esempio, osservando il modo in cui si muove (tranquillo o agitato), la postura, l’espressione del volto, i vocalizzi, eventuali tremori. Allenandoci a conoscere e riconoscere il modo in cui esteriormente il nostro cane esprime ciò che prova interiormente, possiamo iniziare a comprenderne le emozioni. Grazie a questi consigli abbiamo la possibilità di ‘coltivare’ l’empatia, riuscendo ad entrare maggiormente in contatto con il nostro cane, di fatto aiutando la relazione Molti cani passano molte ore, talvolta giornate intere, da soli, a casa o in giardino, in attesa che i famigliari rientrino dal lavoro. Purtroppo questa è una condizione innaturale alla quale molti cani nel bene o nel male, si adeguano. Capita che alcuni cani per la noia, la frustrazione, l’ansia, mentre sono a casa da soli abbaino, ululino, distruggano oggetti, grattino le porte etc, mentre altre volte il cane sonnecchia semplicemente in un “dolce” far niente Quando le persone si pongono il problema del “quanto tempo è giusto lasciare il cane solo e quando invece diventa troppo?”, si apre un mondo di risposte possibili. Innanzitutto, come per tutte le questioni, bisogna valutare la singola circostanza, cioè il singolo cane, la singola abitazione, il singolo gruppo famigliare.
Educatore cinofilo zona Loreto Milano
Il concetto che dobbiamo imparare dice l’Educatore cinofilo zona Loreto Milano è che partiamo dal presupposto che il cane sia un animale sociale ama ed è naturale per lui fare parte di un gruppo, che può essere un branco di cani o un gruppo misto, ma in generale il cane non è fatto per stare solo. Spesso poi sento dire che “non importa quanto tempo passi col tuo cane, basta che sia un tempo di qualità”; ma cosa significa “di qualità” Significa probabilmente, per come viene comunemente inteso, che durante quel tempo bisogna interagire, andare a passeggio, o giocare, fare insomma qualcosa che preveda un’interazione diretta tra noi e il cane. Se applicassimo alla lettera questa direttiva, significherebbe che il cane avrebbe due situazioni in una giornata (tre se consideriamo le ore di sonno notturno): o è solo e non può interagire, oppure non è solo ed è in costante interazione con qualcuno.
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