Psicologo Milano Porta Venezia, Dott.ssa Daniela Gnocchi, sono la Dott.ssa Daniela Gnocchi è sono Psicologo Milano Porta Venezia . Ho conseguito la Laurea Magistrale in Psicologia Clinica presso l’Università degli Studi di Pavia e sostenuto l’Esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione. Sono attualmente iscritta all’Albo degli Psicologi della Regione Lombardia.
Ho completato la mia formazione frequentando la Scuola di Specializzazione in Psicoterapia SLOP (Scuola Lombarda di Psicoterapia Cognitiva Neuropsicologica) dove ho acquisito il titolo di Psicoterapeuta
Questo approccio propone un modello di diagnosi e di cura innovativo scientificamente fondato e costantemente rivolto verso la ricerca di base, in grado di coniugare i recenti sviluppi delle neuroscienze, della psicologia dello sviluppo e della psicopatologia in un quadro teorico unitario e sempre aggiornato.
L’obiettivo che si cerca di raggiungere mediante sedute psicoterapiche è la trasformazione di Sé, ossia il cambiamento dei modi di fare esperienza. Il cambiamento dei modi esperienziali accade nel momento in cui il paziente riconosce, sentendoli, suoi specifici modi esperienziali che o non erano stati identitariamente riconfigurati, oppure non erano stati affatto riconfigurati narrativamente. Naturalmente l’approccio terapeutico dovrà tenere conto delle specifiche psicopatologie alle quali si vuole dare risposta, pur facendo emergere le stesse attraverso la storia di vita del paziente e al di là di faziose e superficiali categorie pre-costituite.
A tutti coloro che sono alla ricerca di uno Psicologo Milano Porta Venezia e scelgono di rivolgersi a me, offro i seguenti servizi:
- Supporto psicologico. Nella vita ognuno di noi attraversa diverse fasi e durante le stesse possono esservi delle difficoltà, determinate sia da una predisposizione caratteriale, nessuno, infatti, reagisce allo stesso modo ai vari eventi della vita, sia da eventi particolarmente gravi che possono determinare una vera e propria incapacità di reazione. In questi casi si ha la sensazione di trovarsi in un vortice dal quale è impossibile uscire, proprio per questo può essere necessario affidarsi al supporto psicologico di un professionista qualificato. Tra gli eventi che più frequentemente richiedono il supporto psicologico vi è l’elaborazione del lutto, infatti, pur essendo la morte un fatto naturale, spesso è difficile da accettare il distacco dalle persone che nella propria vita hanno avuto un ruolo determinate. Ciò vale soprattutto nel caso in cui la morte sia stata conseguenza di un evento particolarmente violento ed inaspettato. In molti casi simile al processo di elaborazione del lutto è anche quello di elaborazione di una separazione, soprattutto nel caso in cui solo uno dei due partner è propenso a mettere fine al rapporto, mentre l’altro è ancora coinvolto sentimentalmente. Il supporto psicologico può inoltre essere necessario per tutte quelle persone che soffrono di attacchi di ansia o panico.
- Colloqui individuali, familiari e di coppia. Le modalità attraverso cui è possibile instaurare il percorso terapeutico sono diverse. In alcuni casi è necessario procedere con colloqui individuali. In questo caso terapeuta e paziente solo soli e figura centrale del percorso è il paziente. In altre situazioni però i disagi nascono e devono essere superati attraverso percorsi che non possono essere individuali. In tale evenienza è possibile procedere alla terapia di coppia o addirittura alla terapia familiare. La terapia familiare ha luogo soprattutto quando il disagio riguarda i figli, nella maggior parte dei casi minori, ma può trattarsi anche di persone di maggiore età, e gli stessi nascono all’interno delle dinamiche familiari. Ad esempio, è necessario trattare con la terapia familiare molti casi di disturbi alimentari. Quando si pone in essere la terapia familiare il mio obiettivo è quello di modificare le dinamiche relazionali tra gli appartenenti al gruppo famiglia al fine di migliorare i rapporti della rete familiare e, allo stesso tempo, migliorare la qualità della vita del soggetto che ha manifestato il disagio. La terapia di coppia interviene quando il disagio riguarda i due partner, l’obiettivo è aiutarli a ritrovare l’armonia di coppia usando le risorse che la coppia stessa ha. La terapia di coppia può essere utilizzata anche nel caso in cui sia già in atto un processo di separazione, in tale situazione l’obiettivo è ridurre la conflittualità in modo che non siano coinvolti i figli. Lo scopo è preservare la relazione genitore-figlio, rifuggendo alla tentazione, sempre forte, di screditare l’altro genitore agli occhi della prole. Nelle terapie di coppia e familiare è frequente incontrare delle resistenze, a quel punto, sarà mio compito riuscire a superarle al fine di avviare un percorso proficuo.
- Riabilitazione cognitiva. Quando vi sono eventi traumatici o la diagnosi di patologie neuro-degenerative, oltre ad avere bisogno di un aiuto farmacologico stabilito dal medico che segue il caso, è necessario avere il sostegno di uno Psicologo Milano Porta Venezia . Questo non ha il semplice obiettivo di aiutare il paziente ad accettare la patologia e quindi ad evitare, o superare, la depressione, ma anche l’obiettivo di aiutare il paziente a mantenere una certa autonomia. In questo caso è però necessario procedere prima ad una valutazione neuro-psicologica, con la quale cerco di quantificare le alterazioni che il paziente ha subito dal punto di vista cognitivo ed emotivo-motivazionale, in seguito all’evento che ha generato la lesione o in seguito al manifestarsi della patologia. Nell’ultimo caso intervenire in tempi brevi è molto importante in quanto patologie come la demenza con il tempo portano a perdere notevoli capacità. procedo, quindi, ad un’analisi della capacità di linguaggio, orale e scritta, misuro la capacità di memoria in relazione ad eventi lontani e vicini tenendo in considerazione anche i dettagli. Sarà necessario valutare anche la capacità visiva e di percezione spaziale e del proprio corpo, ciò in relazione anche alla capacità motoria, e quindi al coordinamento dei vari movimenti. Appare evidente che per una valutazione neuro-psicologica attendibile è necessario che ci sia un lungo colloquio con il paziente, durante lo stesso è essenziale prima mettere a proprio agio il paziente che non deve sentirsi sotto esame e in seguito procedere.
- Valutazioni neuropsicologiche. A causa di lesioni dovute a traumi, come può essere un ictus o un trauma cranico, o di patologie che colpiscono direttamente i tessuti del cervello, come un tumore cerebrale, è possibile avere dei deficit cognitivi. Ovviamente ogni persona colpita da questo problema ha una reazione piuttosto brusca e che può portare anche a depressione e/o perdita di autostima. Ciò avviene perché alla diagnosi infausta, si unisce la perdita di autosufficienza anche nelle azioni quotidiane più semplici, come può essere mangiare, curare l’igiene personale, ricordare le medicine da assumere. In molti casi il deficit cognitivo è tale che il paziente ha notevoli difficoltà anche ad articolare le frasi. Le patologie che più frequentemente compromettono le capacità cognitive sono quelle neuro-degenerative come la demenza senile o il morbo di Alzheimer. In questi casi, l’obiettivo è aiutare il paziente a fare leva sulla riserva cognitiva che ognuno di noi ha, al fine di rallentare il processo di perdita di capacità intellettive e quindi aumentare l’autonomia del paziente. La terapia non prevede l’assunzione di farmaci, ma la stimolazione delle abilità residue.
Dott.ssa Daniela Gnocchi, Psicologo Milano Porta Venezia
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