Prova oggi la emorroidi cura del dottor Petracca, per ritrovare la serenità e per fare il tuo ingresso in un nuovo e più corretto stile di vita. La emorroidi cura del dottor Petracca è sempre più utilizzata, per la risoluzione e la remissione dei sintomi di una delle malattie comuni più fastidiose. Le emorroidi sono varicosità delle vene che si trovano a livello rettale: questa particolare posizione sottopone queste vene al contatto con l’attività di continenza e di evacuazione, e questo può provocare fenomeni patologici come infiammazioni anche molto fastidiose. I principali sintomi che tradiscono la presenza di emorroidi sono perdite di sangue, prurito e generalmente anche dolore. Si tratta di sintomi di sicuro molto fastidiosi e spesso invalidanti nella quotidianità, ma che si possono comunque alleviare sia attraverso piccole variazioni al proprio stile di vita sia attraverso il consulto di un medico specializzato, come il dottor Petracca. Le cause di questa patologia però non sono da ricercare esclusivamente nell’alimentazione, ma in tantissimi altri fattori, come la predisposizione soggettiva, la sedentarietà, la postura, l’assunzione di determinati farmaci, l’età e la gravidanza e il ciclo mestruale nelle donne. Tuttavia la giusta alimentazione e un corretto stile di vita possono fare davvero molto in questi casi. Per questo motivo è importante individuare sia gli alimenti da evitare sia quelli che invece possono aiutare a curare questa spiacevole patologia anorettale. Si tratta di alimenti che favoriscono la stitichezza, peggiorando la situazione della patologia emorroidale vista la difficoltà di defecazione che si genera e la difficoltà nell’espellere le feci. Per una corretta emorroidi cura, innanzitutto sono da evitare i cibi a basso contenuto di fibre, perché si tratta di alimenti che non favoriscono il transito intestinale, causando in questo modo costipazione e stitichezza. Una dieta ricca di fibre è fondamentale per prevenire ed eliminare la stipsi, essendo una delle cause che favoriscono le emorroidi. Le fibre aiutano a trovare una emorroidi cura: esse si trovano soprattutto in frutta e verdura, ma si possono trovare in altissima concentrazione soprattutto nella crusca. Proprio perché la crusca è un alimento dal contenuto di fibre particolarmente elevato, è importante integrarla molto lentamente nella propria dieta, incrementando gradualmente le dosi nell’arco di un paio di settimane, onde evitare attacchi di dissenteria.
Proctologo
Emorroidi esterne Trombizzate a chi Rivolgersi ???
Le emorroidi possono manifestarsi in diversi modi e costituire un problema più o meno fastidioso e ingombrante, creando disagio e dolore a chi ne soffre.
In particolare le emorroidi esterne trombizzate si dividono in due forme:
– le emorroidi esterni trombizzate semplici, che si verificano di solito dopo uno sforzo o in seguito a un periodo prolungato in posizione seduta. Si manifestano come una tumefazione bluastra tesa e dolente localizzata sul margine anale. La terapia medica ne determina la guarigione in un periodo di 2-3 settimane con una residua marisca. L’incisione e l’evacuazione del trombo in anestesia locale determina un beneficio immediato;
– l’edema perianale è più voluminoso e può essere costituito da più trombi, la guarigione quindi è più lenta rispetto a quella dell’ematoma perianale e l’incisione chirurgica non porta beneficio immediato al paziente.
Esistono diversi tipi di cura per le emorroidi esterne trombizzate:
– Fare bidet tiepidi diverse volte al giorno, in questo modo si riduce il dolore e si pulisce la zona affetta.
– Evitare di fare sforzi durante l’evacuazione. Bisogna, quindi, assumere quindi fibre, mangiando in particolare frutta, verdura, cereali e legumi e bere molto. Questo permette di ammorbidire le feci e rendere meno dolorosa e complicata l’evacuazione.
– Usare carta igienica umida per pulirsi dopo l’evacuazione, la carta imbevuta d’acqua è più soffice e causa meno irritazione.
– Evitare la disidratazione. Bisogna bere almeno 8 bicchieri d’acqua al giorno, cominciando coi primi 2 subito dopo essersi alzati.
– Applicare sulle ermorroidi esterne trombizzate una pomata anestetica per alleviare il dolore. E’ importante rivolgersi al medico per la scelta della pomata, per evitare di creare ulteriori irritazioni sulla zona.
– L’ibuprofene è un rimedio efficace che porta temporaneo sollievo. Non può, però, essere considerato una cura definitiva.
Le emorroidi esterne trombizzate possono essere curate anche con rimedi naturali, pertanto, anche se operabili, l’intervento chirurgico è sconsigliato, a meno che non si tratti di casi particolarmente dolorosi e siano state provate in precedenza tutte le soluzioni disponibili senza risultati.
Rivolgersi al dottor Petracca in questi casi può essere la soluzione ideale per trovare il modo di risolvere in via definitiva un problema che si trascina, magari, da tempo.
Emorroidi cosa fare??
Il problema delle emorroidi è sempre più sulla lista dei sintomi presentati al proprio medico. Quanto ai sintomi, il più frequente e facilmente individuabile, sia in caso di emorroidi esterne che interne, è il sanguinamento, caratterizzato da perdite ematiche di colore rosso vivo, che in genere si presentano dopo un’evacuazione e sono visibili nelle feci, sulla carta igienica o, finanche, sugli indumenti. Durante il passaggio delle feci, si possono avvertire anche bruciore, un intenso prurito e disagio nello stare seduti. A volte, si avverte la sensazione di non riuscire a defecare del tutto, continuando ad avvertire la presenza di un corpo estraneo all’interno del retto. In taluni casi è possibile osservare perdite di muco, che si evidenziano come addensamenti biancastri visibili nelle feci. Con la terapia del dottor Petracca, però, esistono delle cure che potrebbero fare al caso tuo. Perché con le emorroidi non si scherza: anche quando la malattia era prima asintomatica può esordire con una complicanza ovvero la trombosi e manifestarsi con la comparsa di rigonfiamenti duri e dolorosi. Non è ancora stata raggiunta la certezza scientifica riguardo alle cause della malattia emorroidaria: esistono, piuttosto, diverse teorie sulla sua genesi; tra quelle più accreditate si annoverano la teoria dell’origine vascolare (iperplasia vascolare), che considera le emorroidi alla stregua di varicosità venose, e quella dell’origine meccanica, secondo la quale lo scivolamento della mucosa ano-rettale sarebbe la conseguenza di un graduale indebolimento del tessuto sottomucoso che circonda le emorroidi e conseguente prolasso. Ciò che è certo è che, alla base dell’insorgenza della patologia emorroidaria, vi sono diversi fattori predisponenti quali la familiarità, uno stile di vita scorretto e abitudini alimentari disordinate, il fumo, l’eccessivo consumo di alcool, l’obesità, l’età (sono più frequenti in età più avanzata). L’abitudine di trattenere lo stimolo a defecare è considerata deleteria e, alla lunga, può diventare un fattore scatenante della malattia, così come una scarsa igiene anale (è consigliabile lavarsi accuratamente dopo aver defecato e, se si è fuori casa, utilizzare le apposite salviette) e l’abuso di clisteri e lassativi possono esacerbare la sintomatologia. Un ruolo fondamentale nell’insorgenza di questo disturbo è sicuramente ricoperto dalla stipsi o dalla diarrea cronica, che sono annoverabili tra i fattori di rischio più significativi, a causa della prolungata stimolazione ed irritazione sul perineo che esse comportano.